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30 minuti circa
Daily Tour
Unlimited
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Lunghezza :1330 m
Prima d’entrare in questa via cava, per chi arriva da Pitigliano, è necessario affrontare una piccola e divertente avventura: il guado sul fiume Meleta, perciò è consigliato portarsi un asciugamano.
Il Meleta è un corso d’acqua tutto pitiglianese, nasce, infatti, qualche chilometro più a est, dove viene in parte captato per entrare nella rete idrica dell’acquedotto e alimentare, insieme all’acqua del fiume Fiora, tutte le tubature del territorio comunale.
Lungo il suo breve tragitto compie salti e spettacolari cascate d’importante valore ambientale. Poco più a ovest del guado, invece, sfocia nel Lente.
La Via Cava di Fratenuti è fra le più affascinanti e suggestive dell’area del tufo, le sue pareti superano i 10 m d’altezza, creando un ambiente fresco e umido, dove vivono una grande varietà di piante: la lingua di bue, la felce dolce, capelvenere, l’ombelico di venere, ecc..
Un angolo particolarmente bello è quello dove si trova l’edicola, che vedeva raffigurata la Madonna, oggi dell’immagine rimane solo il cielo azzurro dello sfondo, ma ancora qualche devoto vi porta piccoli oggetti ex-voto. La leggenda narra che qui, tra il 1400 e il 1450, la Madonna apparve a due viandanti, indicando loro il luogo in cui edificare il Santuario della Madonna delle Grazie.
Uscendo dalla parte più elevata e percorrendo qualche metro sulla sinistra, l’escursionista vedrà l’antico rudere di un piccolo fabbricato, edificato nel sito dove si trovava l’Ospedale di San Bartolomeo con annesso un convento. L’istituto religioso e l’ospedale rimasero in funzione fino agli inizi del ‘400.
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