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La via cava di San Carlo
Oltre alle alte pareti di tufo che assumono un caratteristico colore verdastro grazie alla presenza di muschi e licheni, l’incanto del luogo è dato dalla presenza di numerose varietà di felce e rare varietà di piante.
Un genere particolare è rappresentato dalle edere e dalle liane che avvolgono i fusti delle piante che si trovano nella parte superiore delle vie.
In questa via cava più che in altre è possibile ancora notare il sistema di regimazione e contenimento delle acque piovane.
Nella parte centrale della via cava, dove il tufo è stato scavato dall’azione erosiva dell’acqua piovana, ad intervalli regolari, sono presenti delle pietre di basalto inserite trasversalmente nel banco tufaceo che avevano il compito di rallentare il flusso dell’acqua e quindi limitare l’erosione del piano stradale.
Purtroppo col trascorrere del tempo e con la realizzazione delle strade attuali come la Provinciale 22 Sorano Sovana e la Provinciale 4 Pitigliano Castell’Azzara le vie cave sono state abbandonate e con loro sono cessati gli interventi manutentivi con il moltiplicarsi di frane e caduta piante.
Nel fondovalle la via cava sfocia alla confluenza di più corsi d’acqua: il Castelsereno, il Cercone e il Lente che determinano particolari condizioni climatiche e pedologiche che si riscontrano sulla composizione della copertura vegetale dove vediamo prevalere la Farnia, il Cerro, il Frassino, l’Acero Campestre, il Carpino bianco e nero.
La via cava è circondata da numerosi speroni tufacei un tempo occupati da fortificazioni di probabile origine longobarda.
Si tratta dei castelli di Flaiano, di Rocchette e di Castelvecchio indicati da molti erroneamente come avamposti della Fortezza di Sorano.
Dei castelli restano tratti di mura in conci di tufo, cisterne per l’acqua, stalle, annessi agricoli e colombari un tempo utilizzati per l’allevamento dei colombi e dei piccioni.
Il nome alla via è dato dalla presenza, nella parte alta della via cava, di una piccola cappella recentemente restaurata da un gruppo di volontari capeggiati dal gruppo Avis locale.
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